Esiste un termine semi-scientifico per questo comportamento di filtraggio?

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Sto cercando il termine che si applica a un determinato tipo di comportamento di filtraggio. Viene spesso utilizzato in interfacce tipo webshop, in cui vengono filtrate grandi quantità di dati in base a una selezione di criteri di filtro. La caratteristica più importante è che è impossibile scegliere un criterio di filtro che non porta a risultati , poiché i filtri che lo farebbero sarebbero nascosti con aggiornamenti in tempo reale.

Per vedere un esempio, guarda in questa sezione di avvio sul webshop blue-tomato.com.

Esiste un termine per questo tipo di filtro?

    
posta epologee 23.04.2012 - 23:49
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3 risposte

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La tua descrizione mi ricorda Ricerca sfaccettata . Questo è un modo in cui gli utenti possono interagire e perfezionare una serie possibilmente enorme di risultati di ricerca in modo intuitivo. Potresti averlo visto sui siti web delle biblioteche. Il tuo punto su "impossibile scegliere un criterio di filtro che non porta a risultati" è soddisfatto perché le faccette sono faccette delle proprietà degli elementi di ricerca. Quindi c'è sempre almeno un elemento che soddisfa il criterio di ricerca.

    
risposta data 24.04.2012 - 09:04
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Non penso che ci sia un nome ufficiale per questo tipo di filtraggio. Il tipo di filtro a cui fai riferimento è chiamato "Filtro attivo" su Quince e come "Filtro basato su attributi o Filtri di ricerca sfaccettati "su UX-Matters- Best practice per la progettazione di filtri di ricerca sfaccettati .

Il fatto che ottieni sempre risultati con diverse combinazioni è perché il sistema utilizza l'inventario corrente per creare opzioni di filtro. Quindi se una dimensione specifica non è nell'inventario, non verrà mostrata sul filtro e non potrai sceglierla.

    
risposta data 24.04.2012 - 01:38
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Il modello di query è chiamato BMO (solo le migliori corrispondenze) ed evita i set di risultati vuoti restituendo le corrispondenze migliori invece delle corrispondenze perfette. Questo può essere ottenuto definendo un rigoroso ordine parziale sui dati che hai.

Questo implica che nel caso in cui ci siano zero corrispondenze "rigide", tutti i dati vengono restituiti perché il miglior risultato possibile è quello che è il più basso nel tuo rigoroso ordine parziale. Quindi nelle applicazioni pratiche combinerai vincoli soft con quelli rigidi per assicurare che vengano restituiti almeno alcuni risultati rilevanti.

Puoi trovare un documento introduttivo qui .

    
risposta data 24.04.2012 - 09:21
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