Qual è il problema con i letterali XML di Scala?

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In questo post , Martin (il capo della lingua) scrive:

[XML literals] Seemed a great idea at the time, now it sticks out like a sore thumb. I believe with the new string interpolation scheme we will be able to put all of XML processing in the libraries, which should be a big win.

Essendo interessato alla progettazione della lingua, mi chiedo: perché scrive che è stato un errore incorporare letterali XML nella lingua? Qual è la controversia relativa a questa funzione?

    
posta Oak 17.12.2012 - 09:30
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Credo che Martin spieghi molto bene il ragionamento nel suo post:

I have always tried to make Scala a very powerful but at the same beautifully simple language, by trying to find unifications of formerly disparate concepts.

Il problema che molte lingue affrontano quando diventano sempre più popolari è che le funzionalità sono richieste dalla comunità e aggiunte al di sopra della lingua. Un esempio pessimistico di questo (almeno nel mio libro) è C ++, in cui si ha praticamente tutto, ma non del tutto in una bella maniera unificata (si veda ad esempio questa domanda derivante da questo).

La difficoltà, quando una lingua cresce a causa delle esigenze / esigenze della comunità, è quella di aggiungere le nuove funzionalità in modo coerente con il nucleo della lingua. E a questo proposito, il supporto letterale XML di Scala è un problema, perché questa è una cosa unica. Non fa realmente parte di un bel nucleo unificato, ma è stato aggiunto come soluzione una tantum, mentre l'interpolazione delle stringhe è un concetto essenziale abbastanza potente da sostituire la funzionalità una tantum.

    
risposta data 17.12.2012 - 10:27
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