Qual è il modo migliore per impostare in modo condizionale il valore di una variabile?

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Nel linguaggio R esistono due modi per impostare in modo condizionale il valore di una variabile:

variable <- if(condition) true_value else false_value

o

if(condition) variable <- true_value else variable <- false_value

Da una prospettiva di leggibilità del codice, è preferibile un metodo rispetto all'altro? Sembra che il primo metodo abbia meno ridondanza; tuttavia, il secondo metodo è abbastanza comune. Ci sono situazioni particolari quando si dovrebbe usare un metodo e non l'altro? Perché così?

motivazione dietro la domanda

Durante il refactoring del codice R ho notato che è comune vedere la seconda versione. Se questa versione è richiesta in altre lingue ma non R, spiegherebbe perché la sua occorrenza è comune. Quando vado a fare un commento di git come potrei giustificare il passaggio dalla versione 2 alla versione 1? La versione 1 è un modello di programmazione specifico per R?

un altro esempio più tipico

value_1 <- if(user_input_makes_sense) user_value_1 else my_value_1
value_2 <- if(user_input_makes_sense) user_value_2 else my_value_2

o

if(user_input_makes_sense) {
    value_1 <- user_value_1
    value_2 <- user_value_2
} else {
    value_1 <- my_value_1
    value_2 <- my_value_2
}
    
posta Agriculturist 09.07.2018 - 22:34
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