Per me, l'open source è anche politico: consente ai programmatori di aiutarsi l'un l'altro in modo che il duro lavoro non debba essere ripetutamente rielaborato e non possa essere usato tra i progetti.
Imposta anche un set migliore di regole di background per il progetto, non è sotto la regola della gestione: alla fine, il risultato è un codice di migliore qualità e longevità.
Sappi che l'argomento dell'informatica è molto vasto e ci sono alcuni software che sono così complessi che non ci sono così tante persone competenti da scriverli, mantenerli e anche aggiungere funzionalità interessanti.
Trovo davvero il tuo argomento "tonnellate di programmatori perderebbero il loro lavoro e il settore si ridurrebbe" molto fuorviante, non solo per l'industria del software, ma per il mondo in generale. Ricorda la bolla del web: è facile ingannare la programmazione delle persone in un'azienda. L'open source è un modo sicuro per mettere una barriera a questo.
Devi anche pensare che il software non sia come molti altri settori: offri qualcosa che è volatile, qualcosa con cui il capitalismo non può davvero lavorare. Immagina di essere in grado di duplicare oggetti fisici, ma dovresti pagare per ogni pillola di aspirina che duplichi, perché la molecola è "posseduta" da qualcuno. Potrebbe non avere molto senso. Ora pensa a copiare acqua pura e pulita (che un giorno diventerà costosa): pensi che sia eticamente e filosoficamente corretto far pagare la gente per una cosa del genere?
Se i programmatori perdono il lavoro a causa dell'open source, è forse perché non sono in grado di riprodurre lo stesso tipo di qualità del software, quindi in un certo senso meritano di essere licenziati. Ma questo non significa che dovrebbero avere meno programmatori che hanno un lavoro: è solo una questione di comunità, lavoro di squadra ed etica: le aziende dovrebbero pagare i programmatori o implementare soluzioni per problemi usando il software esistente, oppure assumere più programmatori competenti che possono aggiungere funzionalità per un codice esistente.
Prendi iOS, Windows Phone, Symbian e Android: questi sono al 75% che fanno la stessa cosa, cioè quasi le stesse "ruote". Sono solo sapori diversi, ma alla fine sono stati spesi molti soldi perché le aziende volevano sopravvivere ai loro ideali.
L'open source non è solo politico, ma riguarda anche l'innovazione: come vuoi dare una nuova idea alla realtà se devi riavviare tutto da capo più e più volte?