Posso caricare il modulo J2EE .ear a sorgente chiuso facendo affidamento su EJB GPL?

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Un cliente mi ha chiesto di aggiungere una funzionalità (piuttosto generica di monitoraggio e notifiche) alla soluzione interna che ha assemblato su JBoss e un paio di componenti con licenza GPL (scaricabili dal fornitore open source come EAR). Sto usando JMS e JMX per comunicare con questi componenti. Devo fornire i diritti di origine e di ridistribuzione al mio cliente per soddisfare le restrizioni GPL? In altre parole, il codice configurabile che utilizza i meccanismi JMX e JMS costituisce un'opera derivata? In realtà preferirei open source il mio codice, ma una parte di essa si basa su una logica di terze parti brevettata che non è disposta a GPL, ma la fornirebbe volentieri a questo cliente. Non sto chiedendo un parere legale, solo per l'opinione in termini di best practice / fair use.

    
posta Alex Pakka 02.05.2013 - 03:46
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Il pagamento di denaro non ha nulla a che fare con questo. La tua vera domanda è Devo fornire i diritti di origine e di ridistribuzione al mio cliente per soddisfare le restrizioni GPL? In altre parole, il codice configurabile che utilizza i meccanismi JMX e JMS costituisce un lavoro derivato?

È un'area grigia. La FSF considera il modo in cui si comunica con il codice GPL relativo alla sua dichiarazione come opera derivata, ma non sono specifici sul modo in cui tale decisione può essere presa, se non per dire che i due programmi devono comunicare "a arm's length "e che deve essere evidente che il programma GPL non fa parte del tuo lavoro.

La parte pertinente delle domande frequenti sulla GPL è qui:

I'd like to incorporate GPL-covered software in my proprietary system. Can I do this?

In many cases you can distribute the GPL-covered software alongside your proprietary system. To do this validly, you must make sure that the free and non-free programs communicate at arms length, that they are not combined in a way that would make them effectively a single program.

The difference between this and “incorporating” the GPL-covered software is partly a matter of substance and partly form. The substantive part is this: if the two programs are combined so that they become effectively two parts of one program, then you can't treat them as two separate programs. So the GPL has to cover the whole thing.

If the two programs remain well separated, like the compiler and the kernel, or like an editor and a shell, then you can treat them as two separate programs—but you have to do it properly. The issue is simply one of form: how you describe what you are doing. Why do we care about this? Because we want to make sure the users clearly understand the free status of the GPL-covered software in the collection.

If people were to distribute GPL-covered software calling it “part of” a system that users know is partly proprietary, users might be uncertain of their rights regarding the GPL-covered software. But if they know that what they have received is a free program plus another program, side by side, their rights will be clear.

    
risposta data 02.05.2013 - 05:11
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