Le agenzie per la sicurezza statale sostengono che standard di crittografia più bassi, ma "abbastanza sicuri" per resistere alle banali intercettazioni quotidiane, consentirebbero alle agenzie di sicurezza di difendersi dagli attacchi terroristici.
- Uno standard di crittografia così basso esisterebbe in una forma tale che i cattivi attori non sarebbero a conoscenza della crittografia inferiore, ma mantengono la "gente normale" sicura?
- Tale crittografia sarebbe resistente all'intercettazione da parte di cattivi attori? Potremmo fidarci? Se sì, come?
- Cosa impedirebbe ai cattivi attori di implementare la propria crittografia più potente?
Per la cronaca, sono interessato al ragionamento tecnico alla base della strategia e se, come approccio ingegneristico, è solido nel raggiungere l'obiettivo di una ragionevole privacy accanto alla sicurezza. Non mi interessa la discussione soggettiva, basata sull'editoria, sulle libertà civili / privacy.