Sì, anche i dispositivi GPS passivi potrebbero perdere dati sulla posizione, ma è un po 'complicato.
I segnali RF inviati dai satelliti GPS sono unidirezionali dal satellite alla terra. I ricevitori RF per quelle bande L1 e L2 richiedono informazioni di temporizzazione estremamente precise. Questo perché, a seconda della posizione corrente e dell'ora del giorno, i satelliti GPS disponibili per tali ricevitori cambiano. Questo è il motivo per cui i vecchi dispositivi GPS e talvolta anche i dispositivi moderni hanno bisogno di "tempi lunghi" (diversi minuti) per acquisire il satellite.
I dispositivi cercano fino a quattro satelliti in una delle sei diverse orbite. In ogni orbita un dispositivo in genere vede uno o due satelliti. Determinare quali satelliti vengono ricevuti è fondamentale per decodificare il segnale perché ciascuno dei ventiquattro satelliti utilizza un codice diverso per inviare dati al ricevitore.
Per rendere il tempo di acquisizione veloce, molti dispositivi memorizzano le informazioni sulle orbite del satellite per calcolare quali satelliti sono disponibili piuttosto che cercare ciascuno dei 24 satelliti. Questo accade anche nei sistemi passivi come i dispositivi GPS per l'escursionismo.
Un esame dei dati delle effemeridi (dati di previsione satellitare) memorizzati anche su immersioni passive fornisce una stima approssimativa di dove l'utente è stato recentemente. Ad esempio se una persona ha usato un dispositivo GPS ieri a sud dell'equatore e poi ha volato a poche centinaia di chilometri a nord dell'equatore. Un esaminatore può trovare prove nel dispositivo GPS per dimostrare questo fatto. Questo perché i satelliti memorizzati da ieri sarebbero stati visibili solo da una posizione a centinaia di chilometri a sud di dove si trova l'utente oggi.