Interruzione della produttività del lavoro: il nome? [chiuso]

In generale quando parli di cose come queste il termine comune è: flusso

the mental state of operation in which a person performing an activity is fully immersed in a feeling of energized focus, full involvement, and enjoyment in the process of the activity. In essence, flow is characterized by complete absorption in what one does...

...flow is completely focused motivation. It is a single-minded immersion and represents perhaps the ultimate experience in harnessing the emotions in the service of performing and learning. In flow, the emotions are not just contained and channeled, but positive, energized, and aligned with the task at hand. To be caught in the ennui of depression or the agitation of anxiety is to be barred from flow. The hallmark of flow is a feeling of spontaneous joy, even rapture, while performing a task although flow is also described... as a deep focus on nothing but the activity – not even oneself or one's emotions...

Non conosco i fagioli sulle metodologie di sviluppo (tranne forse la cascata modificata), ma questo sembrava interessante.

Potrebbe essere Interruzione guidata dallo sviluppo come problema e come risolvere il problema è la sacrificare la strategia di una persona .

Ha senso, lascia che un povero zolfo assorba tutte le interruzioni in modo che tutti possano lavorare.

Penso che il nome per l'ambiente che stai cercando di descrivere sia "Dreamland". Come sviluppatori lavoriamo costantemente con i computer. Non ho mai incontrato un computer che mi piacesse o facesse il suo lavoro con regolarità. Stando così le cose, siamo costantemente ostacolati dal semplice fatto che lavoriamo con i computer.

Questa terra soffice e pelosa dove gli sviluppatori non vengono continuamente interrotti in attesa di stupide merda come "Intellisense" e solo blocchi casuali, casuali, dove ci sono sempre fiori e arcobaleni e tutti sorridono ... sì, quello il posto non esiste a meno che tu non abbia preso molto di LSD.

Penso che il problema che stai cercando di descrivere sia "umani", e in particolare "programmatori".

In effetti, non importa quanto siano veloci i nostri computer (e sono molto più veloci di quelli di 20 o 30 anni fa, quando eravamo già in grado di fare cose abbastanza buone con questi strumenti - controlla Phones vs Supercomputers per alcune informazioni inesatte ma interessanti sul nostro passato e sul presente) tendiamo a chiedere sempre più ai nostri computer finché non soffocano. Questo è il momento in cui decidiamo di aver raggiunto il limite accettabile e questo è ciò con cui ci accontentiamo di lavorare. A volte allegramente, a volte no, è una questione di prospettiva.

Qual è la soluzione? A volte abbiamo bisogno di rivedere le nostre aspettative, i nostri processi, ripulire la spazzatura che abbiamo scaricato, costruire una macchina dedicata a una sola attività (compilazione, test) ...